Piero Golia era
intenzionato a diventare artista. Nel 1995, Piero Golia si iscrisse al
corso di nudo dell'accademia di Belle Arti di Napoli. Dopo aver provato,
senza impegno e quindi senza risultati, a disegnare e a dipingere,
Piero Golia si convertì in artista concettuale.
Per meglio comprendere l'alto valore ideativo dell'opera proposta, occorre fare alcune brevi precisazioni:
concettuale ‹con·cet·tu·à·le› agg. ~ Essenziale, sostanziale, dal punto di vista della compiutezza di idee sul piano logico e pratico: c’è fra le due tesi un’inconciliabilità c. ♦ Diretto alla formulazione di concetti, che si esprime mediante concetti: attività c., conoscenza c. ♦ Arte c. (ingl. conceptual art), corrente artistica contemporanea sorta intorno al 1960 che, partendo dal rifiuto della mercificazione dell’oggetto d’arte, pone l’accento sul momento dell’ideazione e progettazione dell’opera e si concentra part. sull’analisi e la sperimentazione dei vari mezzi di comunicazione e di linguaggi diversi, nel tentativo di liberarsi dalla sottomissione ai materiali.
ETIMO Dal lat. mediev. conceptualis, der. di conceptus -us ‘concetto’
DATA prima metà sec. XIX.
il Devoto-Oli 2009
Il
9 giugno del 1997, Piero Golia, novello artista concettuale, espose un
coniglio alla mostra collettiva di fine corso. Ovviamente, essendo
frutto di un processo di lunga elaborazione, la sua opera prima non
consisteva in un semplice coniglio, bensì in un coniglio bianco
sistemato all'interno di una gabbietta.
coniglio
‹co·nì·glio› s.m. (f. -a; pl.m. -gli) 1. Mammifero Lagomorfo dei
Leporidi intensamente allevato a scopo alimentare e per l’utilizzazione
del pelo e della pelliccia; deriva dal coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus),
a differenza del quale ha orecchie e arti più corti, mole più grossa,
pelame più morbido e fitto, variamente colorato, carne più dolce e
delicata ♦ La carne dell’animale macellato: c. alla cacciatora.
2. fig. Simbolo di timidezza e timore, di pavidità e viltà: ha un cuore di c. • DIM. conigliétto (v.), poco com. coniglìno, tosc. conìgliolo, poco com. conigliòtto. ACCR. coniglióne. PEGG. conigliàccio nel sign. 2.
ETIMO Lat. cunicŭlum
DATA sec. XII.
il Devoto-Oli 2009
Il colpo di genio di Piero Golia si manifestò nell'applicazione di due altoparlanti vicino alla gabbietta del coniglio.
altoparlante ‹al·to·par·làn·te› s.m. ~ Apparecchio che amplifica i suoni trasformando l’energia di correnti elettriche modulate a frequenza acustica in energia meccanica di vibrazione. • DIM. altoparlantìno.
ETIMO Comp. di alto e parlante
DATA 1927.
il Devoto-Oli 2009
Dagli
altoparlanti scaturiva la voce registrata di Piero Golia, il quale,
parlando al posto del coniglio bianco, chiedeva in tono concitato di
farlo uscire da lì. Il coniglio, in compenso, non faceva una grinza e se
ne stava lì dentro tranquillo nonostante il viavai di gente e il
gracchiare degli amplificatori. La spiegazione colta di questo
eccellente lavoro di Piero Golia era che il neoartista concettuale viveva una condizione esistenziale simile a quella della sua creazione. Piero Golia si identificava totalmente in quel coniglio (e in tutto il resto), dimostrando con la sua opera prima una compiuta visione wagneriana. L'opera d'arte totale.
Quel coniglio di Piero Golia, grafite su carta da macellaio - Gianluca Salvati |
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